Artista: Artie Shaw
Titolo: Begin the Beguine
Album: n/a
Anno: 1935
Genere: Swing
L'appetito vien mangiando... e allora inizio questo tuffo nel passato, in brani che sembrano usciti dalla colonna sonora di film di Woody Allen. Iniziando proprio da quel Artie Shaw di cui si parlava l'altro giorno e proprio nel brano che ha generato l'episodio narrato nel post. Il brano (di Cole Porter del '35) è in realtà piuttosto articolato per essere nato nell'era d'oro dello swing, infatti esce dalla comune struttura a 32 battute, ma più in generale si libera da quella struttura tematica che è caratteristica di tutti quelli che sono standard jazz. Non vi è, infatti, una precisa strutturazione in sottotemi ripetuti, vi è piuttosto un tema portante ripetuto inizialmente, seguito da un primo tema secondario, poi una prima breve ripresa del primo, un lungo interludio e il finale. Non a caso, a differenza di molti altri famosi temi da swing o musical, questo bellissimo brano non ha avuto importanti incarnazioni nel be-bop né in altre correnti jazzistiche successive. La struttura, infatti, lo rendeva poco adatto a piegarsi ai fantasiosi svolazzi solistici di Parker, Gillespie e compagni. L'esecutore è obbligato a seguire la forma data da Porter, ottenendo interpretazioni diversificate in stile (da Shaw a Parker perfino a Julio Iglesias) ma sempre mantenendo questa struttura di base. Passato di moda lo swing, questa rigidità è stata in parte la rovina del brano che non ha seguito l'evoluzione del jazz, pur rimanendo una pietra miliare. Shaw si prende praticamente tutte le libertà possibili: cambia tonalità rispetto all'originale, riarrangia il brano per la sua big band, lascia il suo sassofonista libero di portare qualche variazione al tema, come lui stesso fa aggiungendo pregevoli abbellimenti lungo tutto il brano. Enjoy!
Epifania in Catalogna
11 anni fa
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