lunedì 5 maggio 2008

Il jukebox delle grazie

Arieccomi dopo una breve pausa a raccontare di una curiosa faccenda in cui mi sono imbattuto durante la mia recente visita a Venezia e che mi ha fatto riflettere.
Entrato per visitare una piccola chiesa, mi sono imbattuto in una statua della Vergine accompagnata da una piccola cassetta per le "offerte alla Madonna". Fin qui ero solo testimone di una discutibile pratica comune a molte correnti del cristianesimo e a moltissime altre religioni.
Poco più in là, però, ecco che vedo un crocifisso con un'
altra cassetta, stavolta per le "offerte al crocifisso". E qui la cosa comincia a farsi sospetta. Cioè non solo dovrei pagare per avere una grazia, ma pure scegliere da chi averla e pagarlo appositamente! Quale sarà il prossimo passo? Un distributore automatico (di quelli che non danno resto, ovviamente)? una slot-machine dove al posto del jackpot vinco l'indulgenza plenaria?
A me è parso più simile ad un jukebox. Entro, scelgo il disco/divinità, la grazia/canzone, mi siedo sulla panca e mi godo i miei 5 minuti di grazia divina. Finiti quelli, altra monetina e via!
Pur non essendo credente (e meno che mai cattolico) l'ho trovato sicuramente offensivo verso la fede di chi crede per davvero, anche un po' blasfemo direi.
Anche mettendomi nei loro panni, non credo che il figlio di Dio o sua madre/figlia (a scelta) si muovano per aiutare la gente inserendogli una monetina.

Tuttavia quella similitudine del jukebox mi ha lasciato un grosso dubbio: si otterrà lo stesso risultato anche "alla vecchia maniera"?



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