lunedì 21 aprile 2008

Un pastore tedesco a New York

Cito da Repubblica: "I miei anni da teenager sono stati rovinati da un regime infausto che pensava di possedere tutte le risposte; il suo influsso crebbe, penetrando nelle scuole e negli organismi civili come anche nella politica e addirittura nella religione, prima di essere pienamente riconosciuto per quel mostro che era". Come non condividere le parole pronunciate da B-16 davanti alla folla di giovani di Yonkers, NY? Parole giustamente dure contro un regime (il nazismo) da cui lui prese le giuste distanze attivandosi nella Gioventù Hitleriana.
Ancora una volta, però, qualche malizioso, puntiglioso (tedesco diremmo qua in Italia) potrebbe ravvisare una piccola contraddizione visto quello che lo stesso teutonico teocrate ha detto il giorno dopo e visto quello che i suoi luogotenenti in Italia stanno attuando dal momento della sua elezione.
Nello stesso articolo di Repubblica leggiamo infatti che neanche 24 ore dopo, il pastore tedesco ha invitato i fedeli a "superare ogni separazione tra fede e vita" poiché "nessuna attività umana, neanche nelle cose temporali, può essere sottratta al dominio di Dio" e li ha anche invitati a "respingere la falsa dicotomia tra fede e vita politica". A me questo sembra un influsso che attacca gli organismi civili e la politica. Ma non si è fermato qui: ha attaccato l'aborto dicendo che "Solo le verità della fede possono garantire il rispetto della dignità e dei diritti di ogni uomo, donna, e bambino nel mondo". Non è forse questo un possedere tutte le risposte?
In Italia ovviamente siamo già in uno stadio avanzato di questa vaticanizzazione:


L'invito pare che verrà anche ascoltato: per la Sanità si parla di Alemanno, candidato sindaco di Roma, quindi nome gradito in fondo a Via della Conciliazione.

Chissà se tra 60 anni non avremo un capo di stato che racconterà di quanto la sua gioventù di scout sia stata rovinata dal regime vaticano sotto cui viviamo.

Nessun commento: