lunedì 19 maggio 2008

(dis)Pari Opportunità


Noi preferiamo ricordare Mara Carfagna per questi contributi alla nostra cultura e civiltà piuttosto che per quelli dati oggi, quando ha negato il patrocinio del (suo) Ministero per le Pari Opportunità alla manifestazione del Gay Pride di Bologna. Motivo? Gli omosessuali non sono discriminati in quanto tali. Cito dall'intervista rilasciata al Corriere: "Io credo che l'omosessualità non sia più un problema". Poi prosegue "Sono pronta ad agire su casi concreti e reali. Qualcuno che mi venga a dire che un omosessuale non è stato assunto per via della sua tendenza. O che sempre per tendenze sessuali venga negato un affitto o qualsiasi altro diritto. Allora sì che intervengo". Come dire, per diventare ministro non è per forza richiesto essere informati. O perfino intelligenti. Magari gli amici gay dell'On. Carfagna (a differenza dei miei) se la passano benone, magari l'On. Carfagna non ha un'ottima memoria. Ma se prima di parlare desse anche solo un'occhiata su internet vedrebbe che su google alle parole chiave AFFITTO GAY NEGATO, il terzo link ad apparire (non molto nascosto quindi) è questo articolo di Repubblica datato 22 marzo 2008. In questo tempo lontano quando l'omosessualità era un problema, a Francesco Martini Coveri (stilista figlio dello stilista Enrico Coveri) fu negato l'affitto di una casa a Milano poiché lui è stilista e quindi gay. Della serie "se pesa come un'anatra, allora è fatta di legno, quindi è una strega" (cit.), la parte comica è che lui è etero. La parte drammatica è che non solo vengono discriminati i gay ma anche i presunti gay e, ancor peggio, che il Ministro per le Pari Opportunità non lo ritenga un problema. Gli unici problemi che la interessano sono "donne, disabili, anziani e bambini". Problemi di cui è sacrosanto che si occupi, ma a cui sarebbe (stento a dirlo) democratico affiancare anche i diritti di omosessuali e trans. Altrimenti chiamiamolo Ministero per le Pari Opportunità tra Uomini, Donne, Anziani, Disabili e Bambini! Ma diventerebbe troppo lungo e la Carfagna, si sa, ha la memoria corta... Il ministero avrebbe anche un'apposita commissione ma, sempre al Corriere, il ministro annuncia che probabilmente la ridestinerà perché non serve. Dire che sono rimasto senza parole è un eufemismo di epiche dimensioni.
Tanto per non lasciar dubbi a chi li sospettasse di discriminare i gay (la ministra era stata troppo ambigua), alle parole di Vladimir Luxuria che ha bollato come inutile il dicastero della Carfagna, l'ufficio stampa del ministero stesso ha risposto con una nota in cui si legge "Il signor Vladimiro Guadagno confonde il Ministero per le Pari Opportunità con l'ufficio stampa e propaganda del movimento lgbt (lesbo-gay-bisex-trans, ndr)". Amen.

1 commento:

M ha detto...

Sta tranquillo, un ministero che si interessa di omosessualità ancora c'è...quello per la semplificazione!
E staranno sicuramente già preparando il decreto legge per sostituire a tutti quei nomi complicati come trasgender, lesbica e omosessuale il più semplice e diretto: "Froci", così giusto per non fare confusione...
Ahimè, c'è da ridere davvero amaro in questo paese del cavolo