venerdì 30 maggio 2008

Song of the week: 30/05/08

Artista: Umass Marimba Band
Titolo: Big Country
Album: n/a
Anno: n/a
Genere: Fusion
Altro pezzo dei soliti Flecktones. Lo so che sono monomaniaco, prendetevela con Marco che me li ha fatti conoscere. Questa settimana presento il loro celebre brano Big Country, ma qui arrangiato per orchestra di marimbas. Originale e simpatico.



PS: Se qualcuno come me adora i Flecktones e vuole godersi una loro interpretazione live del pezzo (con un pregevole duo basso-sax) la trova qui. Credo che quell'esecuzione, da sola, meriterebbe un post a parte. Read more!

mercoledì 28 maggio 2008

Grande Schermo - "Gomorra"

Per impegni istituzionali (cit), la dolce metà Carmen si è recata giusto iersera ad una proiezione del recentemente premiato film Gomorra di Matteo Garrone, tratto dall'omonimo libro di Roberto Saviano. Così ho colto l'occasione per farle produrre una recensione da spettatrice informata, interessata e preparata. Perciò a lei l'onore di aver la prima recensione pubblicata da questo blog.




A parlare è una lettrice, non un’ “incauta spettatrice” che alla fine del film, come ho visto fare all’uscita, o è scappata via dalla sala presa dall’ansia, o è rimasta incollata alla poltrona, incapace perfino di respirare prima di aver metabolizzato del tutto quello che aveva appena visto.
Quindi conoscevo il finale, non mi aspettava nulla di nuovo e ho potuto apprezzare il film non tanto per la trama, che era già interamente contenuta nel libro di Saviano, ma per la pellicola in sé.

Premettendo che ho apprezzato molto la fedeltà dell’approccio al libro, ho trovato il film un po’ pesante. Sia per la monotonia che il dialetto napoletano suscita quando si parla solo “ a ingiurie e cospirazioni” sia per l’uso poco efficace di colonne sonore e simili. Ma del resto non si poteva fare di più vista la necessità del dialetto per rendere la crudele verità delle immagini e la maggiore importanza dell’azione sull’atmosfera generale per coinvolgere lo spettatore nelle dinamiche descritte.
Ma a parte questo mi è piaciuto, cavoli è stato esaltante vedere materializzate quelle scene! In pratica, senza rovinarvi la trama, hanno isolato i nuclei centrali e più funzionali al mezzo cinematografico , di alcuni capitoli di Gomorra: la storia di Pasquale il sarto legata all’artigianato clandestino di alta qualità (nel libro il dramma si consuma quando il sarto vede il proprio lavoro addosso ad Angelina Jolie nella notte degli Oscar senza poter dire “quello l’ho fatto io”) ; la storia di un ragazzino delle “vele” di Scampia, Totò, in cui si intrecciano sia la narrazione del “reclutamento di nuova carne da macello” (che avviene attraverso una prova di coraggio che costituisce una delle scene più impressionanti del film), sia la narrazione della guerra civile tra il Clan di Lauro e i cosiddetti scissionisti o spagnoli che insanguina le strade di Napoli e del mondo dal 20 ottobre 2004.
Un altro filone narrativo è quello della storia di Giuseppe M. e Romeo P., due ragazzi spacconi che, esaltati dal “cinema di mafia” alla Padrino o alla Scarface (non a caso la loro storia inizia nella villa sequestrata di Walter Schiavone il cui atrio è identico a quello di Tony Montana), credono di poter fare clan a sé creando problemi al capo zona.
Attraverso questo filone si vede appunto l’influenza del cinema sul “mafia style” e il passaggio da una vecchia mafia tradizionale legata alla religione, alla famiglia e a valori che, per quanto distorti, venivano comunque rispettati, alla nuova camorra i cui componenti sono imprevedibili come il business che seguono, unico Dio al di là del “Bene” e del Male.
Infine la storia del collaboratore di uno di questi businessman , che trae guadagno dallo “smaltimento” dei rifiuti delle fabbriche del Nord Italia in ogni buco riempibile del territorio campano, inquinandolo così irriducibilmente. Il ragazzo significativamente si chiama Roberto, e il suo dialogo finale col personaggio di Toni Servillo, l’attore vincitore a Cannes (perché ci vuole fegato a recitare un ruolo così bieco), costituisce forse l’unico spiraglio di speranza, attraverso il quale il regista Garrone e lo scrittore Saviano vogliono far partire, dopo lo shock della conoscenza, la ricostruzione e la lotta.

Concludo con le parole stesse dei titoli di coda, cifre da ripetere come un mantra ogni volta che ci dimentichiamo della realtà, quando cediamo alla tentazione di fingere che tutto questo non ci riguardi:
3600, tremila e seicento morti dal 1979 a oggi. La camorra ha ucciso più della mafia siciliana, più della ‘ndrangheta, più della mafia russa, più delle famiglie albanesi, più della somma dei morti fatti dall’ETA in Spagna e dall’IRA in Irlanda, più delle Brigate Rosse, dei NAR e più di tutte le Stragi di Stato avvenute in Italia. La camorra ha ucciso più di tutti.
Se i rifiuti sfuggiti al controllo ufficiale fossero accorpati in un’unica soluzione, nel loro complesso diverrebbero una catena montuosa da quattordici milioni di tonnellate: praticamente come una montagna di 14 600 metri con una base di 3 ettari.
Il Monte Bianco è alto 4 810 metri, l’Everest 8 844.
Questa montagna di rifiuti, sfuggiti ai registri ufficiali, sarebbe la più grande montagna esistente sulla Terra.

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giovedì 22 maggio 2008

La geniale semplicità della dittatura

Il nostro amato governo ha trovato una geniale soluzione al problema dei rifiuti in Campania, una novità: discariche e termovalorizzatori!
Come mai nessuno ci ha pensato prima? Magari perchè la gente si incatenava ai cancelli e bloccava le strade. Ma il nostro caro presidente ha trovato un ottimo modo per convincere la popolazione a non opporsi: non gli dirà dove li mette fino alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Che pensatona! Com'è che nessuno prima l'ha pensata? Ah, già, eravamo in democrazia...
Però potrebbe ancora darsi che qualcuno non sia d'accordo con questo piano, chi mi dice che non si incateneranno di nuovo ai cancelli? Semplicissimo: chi protesta va in gabbia!
Cioè non è ammessa la protesta. Lui avrebbe avuto una soluzione più semplice ed esemplare...

Ahilui, il consiglio dei ministri ha votato contro...
Concludo con una piccola citazione:
Le vostre torbide coscienze potrebbero spingervi a votare democratico. Ma nell'intimo quello che volete è un repubblicano senza cuore che abbassi le tasse, brutalizzi i criminali e vi governi come un re
-Telespalla Bob

PS: Se questa iniziativa risolverà il problema e tutti saranno contenti e loderanno la bella soluzione, mi offrirò volontario come Sottosegretario allo Schiaffeggiamento (credo possa stare sotto il Ministero dell'Interno). Il mio compito sarà andar a Napoli a prenderli tutti a schiaffi, uno per uno. Read more!

lunedì 19 maggio 2008

(dis)Pari Opportunità


Noi preferiamo ricordare Mara Carfagna per questi contributi alla nostra cultura e civiltà piuttosto che per quelli dati oggi, quando ha negato il patrocinio del (suo) Ministero per le Pari Opportunità alla manifestazione del Gay Pride di Bologna. Motivo? Gli omosessuali non sono discriminati in quanto tali. Cito dall'intervista rilasciata al Corriere: "Io credo che l'omosessualità non sia più un problema". Poi prosegue "Sono pronta ad agire su casi concreti e reali. Qualcuno che mi venga a dire che un omosessuale non è stato assunto per via della sua tendenza. O che sempre per tendenze sessuali venga negato un affitto o qualsiasi altro diritto. Allora sì che intervengo". Come dire, per diventare ministro non è per forza richiesto essere informati. O perfino intelligenti. Magari gli amici gay dell'On. Carfagna (a differenza dei miei) se la passano benone, magari l'On. Carfagna non ha un'ottima memoria. Ma se prima di parlare desse anche solo un'occhiata su internet vedrebbe che su google alle parole chiave AFFITTO GAY NEGATO, il terzo link ad apparire (non molto nascosto quindi) è questo articolo di Repubblica datato 22 marzo 2008. In questo tempo lontano quando l'omosessualità era un problema, a Francesco Martini Coveri (stilista figlio dello stilista Enrico Coveri) fu negato l'affitto di una casa a Milano poiché lui è stilista e quindi gay. Della serie "se pesa come un'anatra, allora è fatta di legno, quindi è una strega" (cit.), la parte comica è che lui è etero. La parte drammatica è che non solo vengono discriminati i gay ma anche i presunti gay e, ancor peggio, che il Ministro per le Pari Opportunità non lo ritenga un problema. Gli unici problemi che la interessano sono "donne, disabili, anziani e bambini". Problemi di cui è sacrosanto che si occupi, ma a cui sarebbe (stento a dirlo) democratico affiancare anche i diritti di omosessuali e trans. Altrimenti chiamiamolo Ministero per le Pari Opportunità tra Uomini, Donne, Anziani, Disabili e Bambini! Ma diventerebbe troppo lungo e la Carfagna, si sa, ha la memoria corta... Il ministero avrebbe anche un'apposita commissione ma, sempre al Corriere, il ministro annuncia che probabilmente la ridestinerà perché non serve. Dire che sono rimasto senza parole è un eufemismo di epiche dimensioni.
Tanto per non lasciar dubbi a chi li sospettasse di discriminare i gay (la ministra era stata troppo ambigua), alle parole di Vladimir Luxuria che ha bollato come inutile il dicastero della Carfagna, l'ufficio stampa del ministero stesso ha risposto con una nota in cui si legge "Il signor Vladimiro Guadagno confonde il Ministero per le Pari Opportunità con l'ufficio stampa e propaganda del movimento lgbt (lesbo-gay-bisex-trans, ndr)". Amen.
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venerdì 16 maggio 2008

Song of the week: 16/05/08

Artista: Béla Fleck and the Flecktones
Titolo: Bass Solo - Amazing Grace
Album: Live at the Quick
Anno: 2002
Genere: Jazz - Fusion
Già è passato un mese dall'inzio di quest'avventura. Per festeggiare inauguro la rubrica "Song of the Week": un consiglio o un ricordo musicale settimanale. Non sempre corredati di video, ma farò il possibile. Per la prima edizione ho scelto uno dei miei pezzi preferiti: il bellissimo solo al basso (tenore) del grande Victor Wooten durante un concerto dei Flecktones. Enjoy!



PS: Se avete suggerimenti per le prossime edizioni del SOTW fatemi sapere!
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lunedì 12 maggio 2008

Spitty Chronicle$

Hola! Di ritorno dal divertente weekend a Vicenza ho fatto una gustosa scoperta che volevo dividere con voi. Per stavolta niente religione, si parla di musica. O quasi...
La "scoperta" è Spitty Ca$h, rapper (se così lo vogliamo definire) di origini rumene che mi pare di aver capito stia attualmente nelle Marche.
Credo di poter dire senza grossi problemi che dopo Wing (che non richiede presentazioni) questo sia il peggior musicista che mi sia capitato di sentire. Inizio facendovi sentire (e vedere) il suo grande successo - Difficoltà nel Ghetto



So che non è stato facile per voi (ma neanche per me) ascoltarlo, ma se non lo si vede non si apprezza.
Wikipedia alla voce rap dice: "Tipicamente il rap consiste di una sequenza di versi molto ritmati, incentrati su tecniche come rime baciate, assonanze ed allitterazioni". Ora, io di rime/allitterazioni/assonanze ne ho contate qualcosa come 13. Di cui diverse discutibili ("rap... yeh" "là... volevà", "per me... eh"). Su 5 minuti mi pare pochino...
Se poi vogliamo analizzare per quanto tempo riesce a riempire la base o addirittura andare a tempo la cosa diventa musicalmente piuttosto imbarazzante.
Discutere dell'italiano o addirittura del senso logico delle frasi (complete e non) è un po' come sparare sulla croce rossa.
Dopodiché c'è il capitolo sull'imitazione del rap USA. Già è discutibile di per sé, specie il gangsta rap cui sente di appartenere Spitty, ma qui siamo a livelli di parodia! Per mostrare il "cash" ci fa vedere tipo 5 euro in monetine, poi fa mosse e gesti del tutto casuali (cosa che nel vero rap non sono, sono segni con significati ben precisi). Infine, come ogni gangsta che si rispetti, si fa raggiungere dalla sua crew (la cerchia di amici): UN altro tizio che si muove ancora peggio di lui.
Ma il repertorio di Spitty non si ferma qui!
Il suo brano di debutto è Street Chronicles in cui ci racconta la sua vita, condita da inquadrature da vera vita metropolitana. Tra le migliori un parcheggio in un campo e l'insegna della conad.
L'ultimo successo invece è L'Angolo e la Vita. Credo di aver capito che questo debba essere una metafora sul genere "l'angolo di strada è come la vita", ma non ne sono sicuro, non ci ho capito una mazza. Se qualcuno ha un'idea mi faccia sapere...
Per farsi un'idea (non dico di confrontare), un pezzo gangsta rap assomiglia più a qulcosa di questo tipo... Alla prossima!

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lunedì 5 maggio 2008

Il jukebox delle grazie

Arieccomi dopo una breve pausa a raccontare di una curiosa faccenda in cui mi sono imbattuto durante la mia recente visita a Venezia e che mi ha fatto riflettere.
Entrato per visitare una piccola chiesa, mi sono imbattuto in una statua della Vergine accompagnata da una piccola cassetta per le "offerte alla Madonna". Fin qui ero solo testimone di una discutibile pratica comune a molte correnti del cristianesimo e a moltissime altre religioni.
Poco più in là, però, ecco che vedo un crocifisso con un'
altra cassetta, stavolta per le "offerte al crocifisso". E qui la cosa comincia a farsi sospetta. Cioè non solo dovrei pagare per avere una grazia, ma pure scegliere da chi averla e pagarlo appositamente! Quale sarà il prossimo passo? Un distributore automatico (di quelli che non danno resto, ovviamente)? una slot-machine dove al posto del jackpot vinco l'indulgenza plenaria?
A me è parso più simile ad un jukebox. Entro, scelgo il disco/divinità, la grazia/canzone, mi siedo sulla panca e mi godo i miei 5 minuti di grazia divina. Finiti quelli, altra monetina e via!
Pur non essendo credente (e meno che mai cattolico) l'ho trovato sicuramente offensivo verso la fede di chi crede per davvero, anche un po' blasfemo direi.
Anche mettendomi nei loro panni, non credo che il figlio di Dio o sua madre/figlia (a scelta) si muovano per aiutare la gente inserendogli una monetina.

Tuttavia quella similitudine del jukebox mi ha lasciato un grosso dubbio: si otterrà lo stesso risultato anche "alla vecchia maniera"?



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