lunedì 21 luglio 2008

Beatles o Rolling Stones?

ovvero,
Come abbiamo perso la Guerra del Rock

Ieri mi sono messo a leggere un lunghissimo ma (a mio parere) illuminante articolo su scaruffi.com riguardo i Beatles. La band di Liverpool non ne esce particolarmente bene, ma le motivazioni sono abbastanza chiare: non erano una rock-band, erano dei mediocri musicisti, facevano musica basandosi su quello che era di moda l'anno prima. In particolare mi ha illuminato vedere nero su bianco un pò di date, che poi ho approfondito. Il primo album dei Beatles è del 1963 ed è Please Please Me, brani principali sono Love Me Do e, appunto, Please Please Me. Nello stile ricalcano molto gli Everly Brothers (esmpio: Cathy's Clown - 1960) e i Beach Boys, stile che bene o male continuerà a caratterizzarli: brani da 2:30-3 minuti incentrati sul ritornello, basati su armonia a più voci, testi e arrangiamenti tipicamente da musica leggera. Tutto molto tradizionale. Tra i brani più "rock" della produzione ci sono Day Tripper (ottobre 1965) o Lucy in The Sky With Diamonds (1967). Per il primo si tratta di una blanda risposta a Satisfaction (maggio 1965) e You Really Got Me dei Kinks (agosto 1964). Il secondo è parte dell'album "psichedelico" Sgt Pepper, che però confrontato con altre produzioni dello stesso anno (di qualche mese precedenti) come The Doors e Are You Experienced? lascia di che riflettere. Se Lucy In The Sky With Diamonds è un pezzo psichedelico e di rottura, che dire di Break On Through dei Doors o Third Stone From The Sun di Hendrix? Insomma, è un altro genere. Ed è proprio questo il punto. Il rock'n'roll era una ribellione, un cambiare il mondo cambiando la musica. I Beatles non hanno cambiato la musica, anzi hanno portato elementi del rock'n'roll nel mainstream pop. Ma non hanno mai parlato di sesso (alla Fire di Hendrix), di denunce sociali (alla Like A Rolling Stone - 1965) o di Vietnam: Imagine (che poi è del solo Lennon) è del 1971, i marines erano in Vietnam dal 1965 (e Blowin in the Wind è del 1963). I Beatles servirono a far accettare la musica "rock" ai genitori, agli Howard Cunningham di tutto l'Occidente: mentre Dylan scriveva Times They Are A-Changin' loro scrivevano A Hard Day's Night. E qui arrivo al titolo (e sottotitolo): la disputa "Beatles o Rolling Stones?" è del tutto impropria ed è uno dei motivi per cui quella ribellione è andata perduta. Semplicemente sono due generi diversi. Accomunare tutto (come fa la notissima rivista Rolling Stone, altro artefice della sconfitta): dai Beatles agli Stones, Hendrix, i Doors, i Grateful Dead, Bob Dylan, metterlo in un grosso scatolone e scriverci sopra "Rock'N'Roll" stronca, attraverso il grande successo commerciale beatlesiano, il moto rivoluzionario del rock. Per i genitori, i figli non sono più «al di là del comando» (come scriveva Dylan nel 1964), sono solo temporaneamente sbandati, sotto sotto sono sempre bei ragazzi con le facce pulite e sorridenti come i Beatles, che in realtà si preoccupano di quello che preoccupava loro negli anni 50: tenersi per mano con la fidanzatina, altro che cambiare il mondo! Così pian piano viene a mancare il confronto e qualcuno a cui ribellarsi, poi molti grandi rocker vengono ingoiati dal circolo autodistruttivo da loro stessi esaltato (Joplin, Hendrix, Morrison e tanti tanti altri). Gli anni '60 muoiono con loro portandosi dietro molte delle proprie battaglie: progresso musicale e sociale si scollano, la "Guerra del Rock" viene assorbita dalla "pop-izzazione" e da quella «industria del più fico» (come la chiama Cameron Crowe nel suo film Almost Famous) che gli stessi Beatles, con la beatlemania, avevano notevolmente alimentato.

Nessun commento: