Lie to Me di Johnny Lang Rock-Blues AM Records 1997 Giudizio complessivo: 8.5/100
Secondo (e unico largamente conosciuto) lavoro di questo giovane bluesman americano. Chi avesse visto il film Crossroads noterà qualche somiglianza: un faccino pulito, una Telecaster e tanta voglia di blues. Qui però c'è molto di più.
Tanto Hendrix e tanto Texas nel suono del piccolo Johnny, che comunque esprime una più che buona abilità come chitarrista. Non è Stevie Ray, certamente non è Hendrix, ma è comunque un gran bel sentire. Non un granché come compositore: i pezzi sono quasi tutti del bassista e del tastierista, che danno anche un generoso aiuto a completare il sound. L'aspetto che più colpisce di questo ragazzo è la voce, ruvida, potente, talvolta ricorda il vecchio Joe Cocker. Come ogni bluesman, Lang non si fa mancare l'omaggio ad un grande maestro del genere, in questo caso Sonny Boy Williamson. Insomma, questo ragazzo mostra molto più «chilometraggio» di quello che ha. Ed ora fatevi sorprendere dal brano di apertura (e title track) dell'album. Quando vedrete la faccia di questo ragazzo capirete perché è sorprendente.
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