mercoledì 18 giugno 2008

Riparliamone

Comincia a farsi sempre evidente: il governo Berlusconi sta minando il dialogo con l'opposizione. Quale opposizione? Quella che si è esibita oggi in una teatrale uscita di scena di aventiniana memoria? Per la serie occhio non vede, cuore non duole. Gente che il meglio che sa dire dopo il patatrac di oggi in senato è che il premier "ha senz'altro perso una grande occasione di rinnovamento dell'Italia" (Anna Finocchiaro, PD). Questa è opposizione? Dopo che l'Innominato ha bloccato un processo in cui era imputato (e accidentalmente anche altri 10mila circa), questo è il meglio che sa dire l'opposizione. Mentre dai banchi opposti Bricolo (Lega) risponde "cambieremo questo Paese alla faccia vostra". A questo punto è evidente che:
- il parlamento perde la sua funzione di luogo di dialogo: parlano loro. Se non siete d'accordo, **zzi vostri. Il parlamento (potere legislativo) è in mano al solo governo (potere esecutivo)
- il governo (potere esecutivo) detta alla magistratura (potere giudiziario) cosa fare: priorità ai reati (plebei) più gravi. Per la malasanità privata, la corruzione e gli attentati all'economia ci sarà tempo. A breve detteranno anche quali prove usare: nessuna intercettazione.
- il governo nega l'evidenza: bloccare per un anno tutti i processi per reati fino al 2002 è una mossa per la nostra sicurezza. Lasciare senza condanna un colpevole (l'innocente che patteggia ancora mi manca) per un anno aumenta la sicurezza?
- le città verranno militarizzate. Su questo non c'è neanche da argomentare: succederà e basta, l'hanno votato. Per la nostra sicurezza.
Alla lista che trovate nel Manuale del bravo totalitarista mancano due cose: il controllo dei mezzi di informazione (ma anche su quello arriveremo a breve con la galera per i giornalisti che fanno cronaca giudiziaria) e, più importante di tutti manca (deo gratias) la carica a vita al primo ministro. Quello è fortunatamente un obbiettivo più difficile, anche se non impossibile. Putin docet.
Come direbbe la Cortellesi: la democrazia è una elevata forma di governo, che assicura diritti inalienabili a tutti i cittadini, diritti che sarebbe impensabile togliere in una società civile. Ma... ne vogliamo riparlare? Riparliamone!

1 commento:

Unknown ha detto...

"Noi crediamo che la logica alla quale Berlusconi sta assoggettando l’azione del suo nuovo governo e della sua maggioranza meriti una forte risposta democratica, libera dai complessi di colpa che la politica e l’informazione hanno cercato di gettare su chi negli anni passati si è mobilitato contro le leggi-vergogna e contro la manomissione della Costituzione. Non è stata la difesa dei principi di legalità costituzionale a fare perdere il centrosinistra, il quale anzi dal 2002 ha sempre vinto tutte le prove amministrative, fino alle politiche del 2006. Non è la nettezza dei principi che fa perdere, come ha dimostrato il divario tra i risultati di Rita Borsellino in Sicilia e i disastrosi risultati successivi. A far perdere voti è l’incapacità di governare emersa tra rivalità, ambizioni, narcisismi e rendite ideologiche ai danni del governo Prodi. Ed è, oggi, l’incapacità di rappresentare i propri elettori, sempre più inclini a non partecipare al voto.



Per questo invitiamo i cittadini milanesi a una prima mobilitazione in difesa della Costituzione e della giustizia per lunedì 23 giugno alle 18 davanti al Palazzo di giustizia, luogo simbolico per l’opinione pubblica legalitaria della città. Del tutto consapevoli che non siamo noi il “già visto”. Il “già visto”, la ripetizione infinita della storia, una storia di arroganze istituzionali, è Silvio Berlusconi. Davanti a noi c’è solo una scelta: se tacere per stanchezza o mettere una volta ancora le nostre energie al servizio della democrazia repubblicana e dello spirito delle leggi."
questo è parte dell'appello alla mobilitazione di Lunedì a Milano scritto da Nando dalla Chiesa....direi che ci sta tutto...se non avessi la maturità ci andrei di brutto...odio star impotente a guardare!!!