Comincia a farsi sempre evidente: il governo Berlusconi sta minando il dialogo con l'opposizione. Quale opposizione? Quella che si è esibita oggi in una teatrale uscita di scena di aventiniana memoria? Per la serie occhio non vede, cuore non duole. Gente che il meglio che sa dire dopo il patatrac di oggi in senato è che il premier
"ha senz'altro perso una grande occasione di rinnovamento dell'Italia" (Anna Finocchiaro, PD). Questa è opposizione? Dopo che l'Innominato ha bloccato un processo in cui era imputato (e accidentalmente anche altri 10mila circa), questo è il meglio che sa dire l'opposizione. Mentre dai banchi opposti Bricolo (Lega) risponde
"cambieremo questo Paese alla faccia vostra". A questo punto è evidente che:
- il parlamento perde la sua funzione di luogo di dialogo: parlano loro. Se non siete d'accordo, **zzi vostri. Il parlamento (potere legislativo) è in mano al solo governo (potere esecutivo)
- il governo (potere esecutivo) detta alla magistratura (potere giudiziario) cosa fare: priorità ai reati (plebei) più gravi. Per la malasanità privata, la corruzione e gli attentati all'economia ci sarà tempo. A breve detteranno anche quali prove usare: nessuna intercettazione.
- il governo nega l'evidenza: bloccare per un anno
tutti i processi per reati fino al 2002 è una mossa per la nostra sicurezza. Lasciare senza condanna un colpevole (l'innocente che patteggia ancora mi manca) per un anno aumenta la sicurezza?
- le città verranno militarizzate. Su questo non c'è neanche da argomentare: succederà e basta, l'hanno votato. Per la nostra sicurezza.
Alla lista che trovate nel
Manuale del bravo totalitarista mancano due cose: il controllo dei mezzi di informazione (ma anche su quello arriveremo a breve con la galera per i giornalisti che fanno cronaca giudiziaria) e, più importante di tutti manca (deo gratias) la carica a vita al primo ministro. Quello è fortunatamente un obbiettivo più difficile, anche se non impossibile. Putin docet.
Come direbbe la Cortellesi: la democrazia è una elevata forma di governo, che assicura diritti inalienabili a tutti i cittadini, diritti che sarebbe impensabile togliere in una società civile. Ma... ne vogliamo riparlare?
Riparliamone!
Read more!